Il governo stanzia 500 milioni di euro annui per escludere la prima casa dal calcolo dell'ISEE nella manovra 2026. La riforma dell'indicatore economico punta ad «allargare l'accesso a determinate prestazioni agevolate» per i nuclei familiari, come ha chiarito il ministero dell'Economia.
L'esclusione riguarderebbe solo immobili di valore modesto, con una soglia di 100.000 euro di valore catastale secondo Il Messaggero. Tuttavia, Il Sole 24 Ore riporta una soglia inferiore di 75.000 euro, evidenziando ancora incertezza sui dettagli finali della misura.
Chi beneficia della riforma
La misura si rivolge principalmente ai nuclei con medio-basso reddito proprietari di case dal valore di mercato modesto. L'obiettivo è alleggerire dall'indicatore reddituale il mattone, considerato spesso frutto di risparmi di una vita e non effettiva «spia» della ricchezza familiare.
La proposta era stata avanzata nei mesi scorsi dal vicepremier Matteo Salvini (Lega) come parte di una riforma più ampia dell'ISEE. Nel vertice di maggioranza prima dell'esame in Consiglio dei ministri, l'idea del Carroccio ha incassato il via libera dagli alleati di governo.
Impatto sui bonus familiari
L'esclusione della prima casa porterà ad un allargamento della platea di beneficiari di sussidi come l'Assegno unico universale per i figli e il bonus asilo nido. Anche i contributi per le bollette energetiche e i sostegni sull'affitto vedranno più famiglie beneficiarie.
La riforma si aggiunge alle modifiche già introdotte ad aprile 2025, quando titoli di Stato e buoni fruttiferi sono stati esclusi dal calcolo ISEE fino a 50.000 euro per nucleo familiare. Secondo Il Sole 24 Ore, il testo della legge di bilancio dovrebbe essere approvato in Consiglio dei ministri venerdì 17 ottobre.
Correttivi per i conti pubblici
Per contenere l'impatto sui conti pubblici in una manovra da circa 16-18 miliardi di euro, il governo studia l'introduzione di nuove soglie di reddito. Per i nuclei che superano determinati limiti non scatterebbe l'esclusione della prima casa, anche se proprietari di immobili sotto la soglia di valore.
La ministra della Famiglia Eugenia Roccella ha chiarito che le nuove agevolazioni dovrebbero evitare «che ogni prestazione cannibalizzi le altre». Un esempio è il bonus mamme per le donne lavoratrici che non inciderà sul calcolo dell'Assegno unico.
Fonti utilizzate: "AGI", "Il Messaggero", "Il Sole 24 Ore"
Nota: Questo articolo è stato modificato con l'aiuto dell'Intelligenza Artificiale.