Berlino: storico club gay SchwuZ dichiara bancarotta

upday.com 3 часы назад
Conchita Wurst si esibisce sul palco del Club SchwuZ, il più antico locale gay di Berlino che ha dichiarato bancarotta dopo quasi 50 anni di attività. (Photo by Gerald Matzka/Getty Images) Getty Images

Il più antico e grande locale gay tedesco ha dichiarato bancarotta dopo quasi mezzo secolo di attività. Lo SchwuZ di Berlino è diventato vittima dell'inflazione e di una cultura del divertimento in continua evoluzione che minaccia la vita notturna berlinese.

Problemi di gestione e app di incontri sono stati tra i fattori che hanno messo in difficoltà il locale lo scorso anno. A maggio il club ha ridotto gli orari di apertura, licenziato il personale e chiesto aiuto ai clienti abituali per colmare un deficit crescente, con scarsi risultati.

Annuncio su Instagram

Giovedì l'amministrazione del locale berlinese ha pubblicato su Instagram: "Lo SchwuZ ha presentato istanza di fallimento. Ma non vogliamo arrenderci!". Il post ha sottolineato il ruolo fondamentale dello SchwuZ nella scena Lgbtq+ berlinese sin dalla sua fondazione a Kreuzberg nel 1977.

Il locale ha contribuito due anni dopo al lancio della parata del Christopher Street Day e della rivista queer Siegessäule. "Per quasi 50 anni, SchwuZ è stato più di un semplice club. Un luogo per l'arte queer, la comunità, la famiglia, la resistenza", si legge nel messaggio.

Trasferimento fatale

SchwuZ, abbreviazione di SchwulenZentrum ovvero centro gay, si è trasferito in uno spazio molto più grande nel 2013. Il nuovo locale nell'elegante quartiere di Neukölln ha una capienza di mille persone, e questo potrebbe essere stato l'inizio della fine.

Quest'anno il club ha registrato un deficit mensile di 30.000-60.000 euro, con entrate in calo, secondo l'emittente pubblica RBB. L'amministratore delegato di SchwuZ, Katja Jäger, ha affermato che l'economia in difficoltà, l'invecchiamento della clientela e la crisi strisciante della scena dei club berlinesi hanno avuto un impatto negativo.

Fenomeno Clubsterben

L'aumento degli affitti e dei prezzi dell'elettricità ha minacciato di mettere fuori gioco molti locali di Berlino dopo una breve ripresa post-Covid. Questo cupo fenomeno è noto come Clubsterben, letteralmente "la morte dei club".

A maggio lo SchwuZ ha dovuto licenziare 33 dipendenti, circa un terzo del suo personale, molti dei quali di vecchia data. Il locale ha anche ridotto gli spettacoli drag per contenere i costi.

Ultimo tentativo

Una campagna di crowdfunding ha raccolto solo 3.000 euro su un obiettivo di 150.000 euro. Il club ha ora organizzato un ultimo tentativo disperato per convincere i suoi aficionados a sostenerlo "per le future generazioni queer che hanno bisogno di un luogo che le elevi, le renda forti e visibili".

"Molti di noi hanno trovato qui quello che cercavano: una casa, la famiglia che hanno scelto e la libertà", conclude il messaggio pubblicato sui social media del locale storico berlinese.

Fonte AGI (www.agi.it) Nota: questo articolo è stato rielaborato da UPDAY con l'ausilio dell'intelligenza artificiale.

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